Già fin dai suoi primi passi alla fine degli anni settanta, L’Erbolario si è mostrato sensibile alla creazione di prodotti che rispettassero realmente la natura. Questo implicava innanzitutto il rifiuto di ogni sperimentazione sugli animali; tale pilastro fondante dell’etica dell’Erbolario dal 1992 ha preso corpo anche nell’impegno dell’azienda con la LAV (Lega Antivivisezione).

Fianco a fianco queste due realtà hanno saputo dar vita ad importanti campagne di sensibilizzazione coronate nel settembre 2004 da una conquista concreta: la messa al bando della sperimentazione sugli animali del prodotto finito.
Forte di questo primo comune traguardo, l’Erbolario si è di nuovo unito alla LAV con entusiasmo, promuovendo una campagna di raccolta firme arrivata ad 80.000 adesioni attraverso la quale si chiede alla Comunità Europea di rispettare gli accordi presi e cessare i test cosmetici non solo del prodotto finito ma anche delle materie prime, in data 2013.
Dal canto suo L’Erbolario ha sempre comunque garantito la sicurezza e l’efficacia dei propri prodotti, attraverso test clinici supervisionati dal dipartimento di Medicina interna e Terapia Medica dell’ Università di Pavia.
Nel corso del tempo inoltre per rendere i propri fitocosmetici sempre più compatibili con l’ottimizzazione della qualità ambientale e dei processi produttivi, l’azienda si è innovata dotandosi di un Sistema di Gestione Ambientale, utilizzando energia rinnovabile ad Impatto zero® Lifegate Energy, certificando le proprie attività agricole ed i propri prodotti con ICEA (Istituto per la Certificazione Etica Ambientale), aderendo allo “Standard Internazionale” Stop ai Test su Animali, e diverse altre certificazioni volte a promuovere l’ambiente.
Tutto questo per scoprire cosa è racchiuso in uno qualsiasi dei prodotti dell’Erbolario: uno sviluppo sostenibile che rispetta l’ambiente e gli animali e che promuove il made in Italy.